(in fodo all'articolo trovi la versione spagnola e quella inglese)
A 7 km da Paleochora nel sud di Creta, esiste un piccolo borgo che si chiama Azogires. Abbiamo contato c.a 7 case, una taverna, un monumento ai caduti per la libertà, un piccolo santuario, una vecchia fabbrica di olio, qualche capra. Bisogna seguire la strada in direzione Anidri, nell'entroterra, dopo un po' di tornanti si arriva. E' un borgo in mezzo al quale scorre un ruscello. In primavera, dopo lo sciogliersi delle nevi crea fantastici giochi d'acqua, cascate e piccoli laghetti. In base a quanta pioggia ha fatto d'inverno, durante l'estate lo possiamo trovare più o meno secco. Negli anni 60-70 il posto era frequentato da viaggiatori hippy che stanziavano lungo le rive del torrente. Chissà come doveva essere l'impatto per i contadini locali, vedere tutti quei giovani capelloni e spesso poco vestiti.
Difatti in tutta Creta, Matala, Azogires ed in altri paesini frequentati da questo 'turismo' molto particolare, ci furono proteste pubbliche con il supporto della chiesa. Ma Creta in quegli anni era una terra povera, non aveva di certo il flusso turistico dell'ultimo decennio. Anche il turismo hippy è sempre una fonte di guadagno, quindi affiancati a chi li voleva mandare via, ci fu chi pensò a fare qualche soldo. L'unica locanda del borgo, offriva come specialità una frittata (Sofia) speciale, con uova, bacon, pomodoro, formaggio e tanta cipolla, ad un prezzo simbolico.
Questo piatto ipercalorico fu il mezzo di sostentamento per tanti giovani. Alcuni di quei ragazzi sono rimasti ad Azogires, costruendosi delle case in riva al fiume e nel centro del paese. Ora sono signori anziani, con una strana luce negli occhi, mi sarebbe piaciuto chiedergli di raccontare qualche storia su com'era Azogires negli anni passati.
La locanda "Alfa Cafe" esiste ancora, è gestita da una signora inglese, simpatica e bionda, prezzi popolari e una bella energia. Il paese ha dei percorsi da fare a piedi che conducono ad un piccolo monastero parzialmente scavato nella roccia, un percorso con una bellissima vista, specialmente al tramonto, si cammina nel bosco tra vecchie stalle distrutte, alberi e sassi. Una vecchia fabbrica di olio, un fiume con una terrazzina di cemento su un piccolo laghetto, con una specie di santuario un pò improvvisato.
Le bibite fresche sono a refrigerare nel laghetto, le puoi prendere, lasciando un contributo in una cassetta. L'accoglienza è greca e la fiducia nel prossimo è rimasta molto hippy. A disposizione dei visitatori ci sono un paio di amache, sedie e tavolini e ci si può godere la pace e il fresco di questo luogo circondato da esemplari alberi centenari bagnati dal ruscello che scorre verso valle. hanno pensato anche di costruire un rustico bagno che risulta comunque grazioso e mimetizzato nel paesaggio.
Con la mappa che ti danno all'Alfa Cafe si possono esplorare i vari percorsi naturalistici nei dintorni di Azogires, all'interno del bosco si incontrano scorci con scenari decisamente mozzafiato....e che signori Alberi che ti avvolgono in un'atmosfera da favola d'altri tempi: perdersi tra gli alberi, raggiungere il piccolo monastero imboscato, attraversare un campo di ulivi multicentenari e incontrarsi con le capre sempre presenti..Non vi preoccupate il percorso è segnalato con frecce rosse sulle rocce.. non correte il rischio di perdersi realmente nel bosco.
Con la mappa e la torcia che vi forniscono sempre alla locanda Alfa Cafe, e delle calzature idonee, potete avventurarvi alla scoperta delle Cave.Se avete paura degli uccelli vi bloccherete prima di arrivare alla strettoia che vi porta giù nelle profondità. Ci sono davvero tanti piccioni molesti, che non sembrano gradire la presenza di stranieri. Il posto è un misto tra l'inquietante ed il mistico, vale la pena trascorrere una giornata in questi luoghi.
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