Quando si visita un paese, se si vuole avere un’esperienza diretta dello stile di vita locale, bisogna abbandonare le spiagge più o meno turistiche e viaggiare nell’entroterra. A Creta è facile, poiché per vedere alcuni luoghi, è necessario tagliare verticalmente l’isola. Più ci si avvicina al centro dell’isola più possiamo notare un decisivo abbassamento dei costi, non ovunque, ovviamente. Vicino a luoghi famosi, siti archeologici e monasteri segnati sulle guide, i prezzi sono uguali se non in alcuni casi maggiori rispetto alla costa.


Ma se si abbandonano le rotte turistiche e si inizia a viaggiare sul serio, può capitare di imbattersi nella taverna giusta, dove si mangia bene e si spende poco. Ma soprattutto, vivere con le persone del luogo, se possibile farsi raccontare qualcosa. Vedere paesi di circa 7 case, conoscere realtà autoctone dove vivono esclusivamente dei propri animali e del proprio orto e degli ulivi. La natura offre spettacoli gratuiti alla portata di tutti, basta informarsi ed aver voglia di viaggiare. Seduti in macchina, su una moto, ma anche a piedi o in bicicletta. A volte non c’è bisogno di nessuna attrattiva turistica, ma basta il paesaggio. Vi proponiamo a seguito alcuni fantastici scenari, dei percorsi alternativi, ed alcuni piccoli racconti di viaggio.

Gole di Samaria
Lunghissimo trekking tra montagne e gole, per una parte fiancheggia un torrente, bellissimo ma faticoso. Adatto agli amanti del trekking e della natura selvaggia. Oltre 16 chilometri, può durare dalle 4 alle 6 ore, parte da Xyloskalo, vicino Omalos. La larghezza massima della gola è di circa 150 metri, mentre nei punti stretti può arriva fino a 3 metri. E' presente anche la chiesa di San Nicola, che una volta era un tempio dedicato al dio Apollo
Azogires (cretan backcountry)
A 7 km da Paleochora nel sud di Creta, esiste un piccolo borgo che si chiama Azogires. Abbiamo contato c.a 7 case, una taverna, un monumento ai caduti per la libertà, un piccolo santuario, una vecchia fabbrica di olio, qualche capra. Bisogna seguire la strada in direzione Anidri, nell'entroterra, dopo un po' di tornanti si arriva. E' un borgo in mezzo al quale scorre un ruscello. In primavera, dopo lo sciogliersi delle nevi crea fantastici giochi d'acqua, cascate e piccoli laghetti. In base a quanta pioggia ha fatto d'inverno, durante l'estate lo possiamo trovare più o meno secco. Negli anni 60-70 il posto era frequentato da viaggiatori hippy che stanziavano lungo le rive del torrente. Chissà come doveva essere l'impatto per i contadini locali, vedere tutti quei giovani capelloni e spesso poco vestiti.
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