Storicamente nota per le sue acque Bagni San Filippo é la meta ideale per un’ intima e rilassante vacanza. Lo stabilimento termale dotato di piscina e centro benessere offre eccezionali trattamenti curativi e di bellezza completamente naturali grazie all’ uso delle acque sulfuree, dei suoi sedimenti e fanghi.
Per gli amanti della natura il Fosso Bianco sarà il luogo ideale, un torrente immerso nel bosco dove confluiscono diverse sorgenti di acqua calda in un susseguirsi di “pozze” (vasche) dove e’ possibile fare il bagno tutto l’ anno e ammirare le particolari formazioni calcaree che per le suggestive forme hanno ispirato diversi nomi come la balena bianca o il ghiacciaio.
Per la sua posizione alle pendici del Monte Amiata nel Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d’Orcia, Bagni San Filippo è la base ideale per visitare le numerose attrazioni del sud della Toscana, gustare i prodotti tipici e gli ottimi vini della zona.
Le Terme
Le Terme San Filippo sono la meta principale del paese, con hotel, ristorante, piscina, cure termali e centro benessere l’offerta per un soggiorno rilassante e rigenerativo è ampia.
Le Terme San Filippo uniscono tutti i propri servizi all’ interno di un grande parco con canalette di acqua calda fumante e la tipica vegetazione della Val D’Orcia.
Il Fosso Bianco è un torrente immerso nel bosco dove confluiscono diverse sorgenti di acqua calda in un susseguirsi di “pozze” (vasche) dove e’ possibile fare il bagno tutto l’ anno e ammirare le particolari formazioni calcaree che per le suggestive forme hanno ispirato diversi nomi come la balena bianca o il ghiacciaio. L’ area è raggiungibile da una strada a monte del paese. Le prime pozze e le prime formazioni calcaree sono poco distanti mentre per vedere la famosa cascata e fare il bagno nelle bianche acque sulfuree si deve andare oltre. Attraverso un suggestivo percorso pedonale immerso nel verde della boscaglia si arriva alle pozze, accompagnati dal fruscio dell’acqua.
L’ Acqua Passante
L’ Acqua Passante è una piccola fonte a valle del paese conosciuta per la ricchezza di minerali e la composizione chimica.
Vi si arriva tramite un breve percorso pedonale in corrispondenza del Parco Citerni a valle del centro abitato.
Alcuni abitanti e villeggianti della località termale usano bere questa acqua durante i pasti.
San Filippo Benizi
Filippo Benizi nacque dai nobili Giacomo Benizi e Albaverde Frescobaldi in via Guicciardini nel sestiere fiorentino d’Oltrarno il 15 agosto 1233, giorno stesso in cui i Sette Santi Fondatori ebbero la visione della Madonna che li chiamava al suo servizio. Filippo nelle intenzioni dei genitori doveva essere un medico, e perciò gli fu prima assegnato un buon tutore, poi venne mandato a Parigi (dove gli zii Frescobaldi avevano relazioni mercantili), e infine frequentò l’Università di Padova, laureandosi nel 1253. Rientrato a Firenze, Filippo per qualche tempo esercitò effettivamente l’arte dei medico, ma insoddisfatto entrò nei Servi di Maria a Montesenario, prima come fratello laico e poi, manifestatasi provvidenzialmente la sua dottrina, come sacerdote e quindi presbitero. Nel 1267 venne eletto Priore Generale, restando in questo ufficio fino alla morte. Governò l’Ordine con grande equilibrio e umiltà, ne fondò il ramo femminile con Giuliana Falconieri ed esercitò un’instancabile attività organizzativa e pastorale. Nel 1269, in occasione del conclave di Viterbo che si era riunito per eleggere il successore di Clemente IV, sembra si sia ventilata l’ipotesi di elevare Filippo Benizi al soglio pontificio. Secondo la tradizione fu per sfuggire alla carica che Filippo avrebbe fatto perdere le proprie tracce rifugiandosi in eremitaggio nei boschi di Bagni San Filippo alle pendici dell’Amiata. Per questo nell’iconografia Filippo Benizi viene infatti spesso rappresentato con una mitria papale a ricordare la sua rinuncia alla carica. Riguardo alla leggenda che vuole sia stato il servita fiorentino a far sgorgare miracolosamente le acque termali di Bagni San Filippo, queste erano certamente conosciute già dai Romani. Filippo Benizi morì a Todi, in uno dei conventi dell’Ordine, il 22 agosto 1285. Fu venerato santo da subito, ma fu solo nel 1671 che Clemente X ne ratificò il culto.